Teologo francescano dalmata.
Svolse un'intensa attività di predicazione (in Dalmazia, Liguria,
Piemonte, Francia, Germania), combattendo la Riforma luterana e l'eresia
valdese; Clemente VII lo nominò inquisitore generale per gli Stati
sabaudi. Partecipò alle ormai annose polemiche sul primato del papa e fu
moderato sostenitore della dottrina conciliare, sostenendo la necessità
di una riforma del Governo ecclesiastico. È autore di numerosi libelli
polemici e di
Sermones, fra i quali:
Libellus de potestate Summi
Pontificis (1523),
Conditiones veri pastoris animarum (1523),
In
lutheranas haereses clypeus catholicae Ecclesiae (1524) (Vrana, Dalmazia
1485 - Mentone 1528).